Oggi a Omnibus, programma della La7, era presente il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, che ha delucidato i primi atti del suo dicastero.
Ormai non è più una notizia, il peso della pressione fiscale sul contribuente non diminuirà.
Eppure questo è stato un punto cardine di tutta la campagna elettorale del PdL. Ma gli esperti al governo hanno scoperto che la congiuntura internazionale, in atto da molto prima di questa primavera, non permette alcuna crescita economica per l’Italia, quindi, le tasse non verranno abbassate. Naturalmente, come tutti noi sappiamo anche senza le spiegazioni di Brunetta, meglio va l’economia, più soldi si producono, più diviene facile migliorare i conti, è una ovvietà che il ministro Brunetta, però, ha presentato come un disvelamento della verità. Questo mantra però non è piaciuto a Franco Bechis, direttore di Italia Oggi, che incalzando il ministro ha sottolineato come la pressione fiscale diminuisce se vengono tolte, cancellate, ridotte le tasse. A questa provocazione Brunetta, un po’ in imbarazzo, ma con il suo solito sorrisetto, ha risposto che in fondo le tasse sono state tagliate, grazie alla cancellazione dell’Ici e alla detassazione degli straordinari. E’ un peccato poi scoprire che questo meraviglioso taglio fiscale, del quale possono essere felicissimi gli elettori del centrodestra, ha già enormi ripercussioni sulla vita di tutti noi, come qualche giorno fa scrivevo.