Stato di polizia o di diritto?


stefano gugliotta

Perché Gugliotta è ancora in carcere? Perché le bestie in divisa che l’hanno picchiato selvaggiamente non sono ancora state sospese? Perché non conosciamo i loro nomi? Perché Gugliotta non è a casa sua? Si ha pura che inquini le prove? Come è possibile che un Stato democratico, quale si professa l’Italia, possa permettere l’ennesimo pestaggio nei confronti di un ragazzo solo ed inerme, la cui sola colpa sembra essere quella di abitare nelle vicinanze dello stadio Olimpico?

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Alemanno? Uno con la schiena dritta!


Gianni Alemanno fa sentire la differenza col suo predecessore Walter Veltroni. Instancabile lavoratore Alemanno sta attuando puntalmente la sua idea di amministrazione della Capitale. Un nuovo modello Roma, perfettamente contrario a quello dei suoi predecessori di centrosinistra.

No alle notti bianche, no all’estate romana, no al Festival del cinema, così come era stato pensato da Veltroni. Una Festa più italica e meno hollywoodiana. Ma Gianni è pur sembre un uomo di centrodestra e quindi è sempre pronto a smentire ciò che precedentemente aveva urlato ai quattro venti.

E’ di ieri, infatti, la notizia che l’Estate romana verrà celebrata:

L’Estate Romana si fa tutta, dall’inizio alla fine. Siamo riusciti a reperire ed elargire per intero i due milioni di euro necessari a sostenere gli eventi in programma (Ha dichiarato il sindaco)

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Standard e poor's svela il populismo di Silvio e di Gianni


Il Campidoglio è in rosso. Il presidente del Consiglio, a Bruxelles, piuttosto che parlare di fatti e vicende europee, come fa qualunque capo di Stato in situazioni analoghe parla di giudici, alias la sua situazione giudiziaria, e del bilancio del Comune della Capitale.

Silvio Berlusconi davanti ad una platea internazionale si esprime così:

«Walter Veltroni è un amministratore fallito e quindi dovrebbe abbandonare la politica. Veltroni si preoccupi delle notizie terrificanti sui conti di Roma che vanno sotto la sua responsabilità. Su questo chiederemo a un istituto internazionale una completa due diligence. Se sono confermate le notizie, si tratterà di una bancarotta e gli amministratori di Roma saranno dei falliti che dovrebbero lasciare la politica. Sono sbalordito da quello che sta emergendo sarebbe drammatico. È un fatto tragico, allucinante, io non ci credo. Non c’è nessuna città d’Europa che ha lasciato un deficit di 16 mila miliardi di vecchie lire. Spero che quello che appare non sia vero. Non sapremmo come riparare».

Questa la corsa di Berlusconi in difesa della politica del neosindaco di Roma, Gianni Alemanno. Un uomo che di politica reale ne sa ben poco, se si fa eccezione per il suo recentissimo passato da fascista (Alemanno, grazie a chissà quali connivenze, fu coinvolto e poi sempre prosciolto: nel novembre 1981 per aver partecipato, insieme ad altri quattro esponenti del Fronte della Gioventù, all’aggressione di uno studente di 23 anni. Nel 1982 fu denunciato con l’accusa di aver lanciato una bomba Molotov contro l’ambasciata dell’Unione Sovietica a Roma. Il 29 maggio 1989 fu arrestato a Nettuno per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata, e tentato blocco di corteo ufficiale, in occasione della visita del Presidente degli Stati Uniti d’America, George H. W. Bush, al cimitero di guerra americano).

Ma Torniamo ai fatti. Roma ha un buco di 16 miliardi di lire a causa dell’incapacità del suo ex sindaco. Il fatto sconcertante è che né Berlusconi né il suo epigono Alemanno hanno un documento, che sia uno, che attesti l’esistenza di questo buco di bilancio, un deficit, che come asserisce il Cavaliere, stabilirebbe un primato europeo negativo per la città capitolina.

Come sempre, basta informarsi e si scopre come Berlusconi & Co. facciano pura propaganda. Piuttosto che governare lo sport preferito dalla coalizione di centrodestra è quello di fare campagna elettorale, ma qualcuno gli ha detto che le elezioni ormai le hanno vinte?

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La nuova alba di Roma. Più moderna, becera e fascista


Finalmente la Giunta Alemanno è all’opera e pronta a modernizzare la città capitolina, da troppo tempo nelle mani dei barbari.

Continuano le uscite burlesche dei collaboratori del neo sindaco, Gianni Alemanno. Oggi parleremo della signora Laura Marsilio, neo assessore capitolino alla scuola, e dell’aumento degli stipendi dei consiglieri comunali, in barba a tutta la polemica elettoraslistica sugli sprechi della politica romana.

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le amministrative romane. Rutelli, i colonnelli e l'autoreferenzialità dei politici


(riceviamo e pubblichiamo)

E ora qualcuno si faccia da parte  

 

L’agnello è stato sacrificato sull’altare della supponenza e della presunzione e il danno fatto dai “Signori della Politica” romana è ormai irreparabile.

Forse è stato necessario per smontare un castello di carte che da tempo dominava la scena politica romana all’ombra dell’abusato “modello Roma”. Decine di colonnelli senza esercito, ormai poco avvezzi a stare tra la gente, inadeguati ed impossibilitati a comprendere i veri bisogni dei cittadini si sono per anni riempiti la bocca con uno slogan, “modello Roma”, tanto vero quanto incredibile per la cittadinanza. 15 anni nelle stanze dei bottoni li hanno allontanati dalla base… e nemmeno se ne sono accorti.

E sono, siamo, stati puniti.

Francesco è quello che farà da capro espiatorio per questa “casta”, quello che pagherà per tutti “perché non è piaciuto”, “perché è un cavallo di ritorno”, ma è bene che da oggi qualcuno si faccia un esame di coscienza. Esamini cioè il suo impegno fra la gente, il tempo passato in campagna elettorale in mezzo ai cittadini, le sue motivazioni, il suo essere credibile.

Quanta gente in quel Comitato elettorale, quanta dietro i computer, quanta poca nelle piazze.

Dove erano i Deputati, i Senatori, i Consiglieri Regionali, quelli Provinciali, gli aspiranti Assessori (ne ho contati fino a 20 per 12 posti…), i Presidente e gli Amministratori Delegati delle municipalizzate, i Consiglieri di Amministrazione, i consulenti strapagati e la pletora di altri “acari” che da anni vive, assai bene, nel sottobosco creato dal “modello Roma” crogiolandosi e beandosi del lavoro fatto da altri? Unico impegno degli “acari”: essere tempestivi per farsi trovare al posto giusto al momento giusto, quando c’è da occupare una poltrona, quando si accendono le luci della ribalta televisiva o quando c’è da imporre l’assurda logica delle spartizioni correntizie.

Lo vogliamo capire che questo sistema è ormai asfittico, popolato da questi personaggi autoreferenziati che si replicano e si ripropongono all’infinito, e che è destinato, così come ora è concepito, a sparire? Qualcuno ora avrà il coraggio di dire che così non funziona?

Molti notabili che occupano posti di potere e responsabilità non rappresentano altro che loro stessi come crudamente dimostrano i risultati al Comune dei competitor per un seggio in Campidoglio del PD e delle 3 liste “civiche”. Il rapporto fra rappresentato e rappresentante, l’essenza della democrazia, è rotto, sfilacciato, sacrificato in nome degli interessi personali.

La loro supponenza, la loro irresponsabilità, il loro sentirsi “casta” è stata una delle cause,  se non la principale, della criminale dilapidazione del bel patrimonio delle primarie, quando migliaia di persone si erano pazientemente messe in fila per esprimere il loro consenso ad un progetto che aveva i presupposti della “svolta”. E adesso eccoli lì, tutti a correre verso il paracadute provinciale o municipale o regionale.

Non sarebbe meglio che vi faceste da parte, lasciando lavorare chi nella Politica, come strumento di progettazione del futuro per la nostra Città e per il nostro Paese, ci crede ancora ed ha investito sulla propria persona vivendo quotidianamente il territorio e garantendo l’esistenza della democrazia di prossimità già tanto maltrattata da una scellerata legge elettorale?

Invito quindi il Coordinatore romano a non dimettersi anche se qualcuno per strategia correntizia ed interesse personale gli chiederà di farlo.

Caro Riccardo, proprio ora abbiamo bisogno di stabilità e di continuare a lavorare per una politica vicina ai cittadini che porti ad essere il Partito Democratico quel “partito utile” di cui parlammo mesi fa e che riuscì, ancora una volta, ad emozionarci.

 

Cons.Gianluca Santilli

(Collegio dei Garanti PD Roma)