Ragusa. Per Cosentini è prossima l’ennesima rivoluzione cristiano democratica… (trasformismo gattopardesco)


vice sindaco di Ragusa Giovanni Cosentini

Come volevasi dimostrare ecco le pronte dichiarazioni di Giovanni Cosentini, vice sindaco di Ragusa, che non appena ritornato dalla tre giorni organizzata dall’Udc a Todi ha dichiarato:

Una opportunità unica. Non ripetibile. Soprattutto per la provincia di Ragusa. Perché si gettano le fondamenta per la costruzione della casa comune dei moderati. E’ interessante sottolineare – continua Cosentini – come, con riferimento al quadro esistente nella nostra provincia, la creazione di questo progetto politico potrebbe attrarre quanti sono alla ricerca di una politica non gridata, di una politica come progetto, al servizio dell’uomo, della famiglia, della solidarietà e della sussidiarietà. Il Partito della nazione, insomma, potrebbe attirare quanti non si ritrovano più a sinistra, nella logica di un Pd che ha smarrito la via della politica, e quanti a destra sono stanchi di assistere a posizioni estreme che fanno storcere il naso a tanti amici che intendono la politica come momento di dialogo e di condivisione di determinati percorsi.
La manfrina è sempre la stessa: “saremo una forza moderata” e  “saremo la casa dei delusi”. Ma poi il pensiero di Casini riportatoci da Cosentini si esplicita in tutta la sua sostanza:
Il Partito della nazione vuole proporsi ad un elettorato e ad una classe dirigente che non ci sta più a questo meccanismo perverso del bipartitismo, all’estrema ossessione della Lega nel costringere il Governo ad assumere decisioni penalizzanti per il Meridione”.
Che detto in altri termini significa: “siamo alla ricerca del nostro spazio all’interno della maggioranza, magari come interlocutori privilegiati del Pdl”, anche se solo al meridione aggiungo io. Ma lasciate le tematiche di stampo nazionale e concentrandosi nei fatti squisitamente locali, il comunicato stampa di Cosentini sfiora quasi il ridicolo:
l’elaborazione della progettualità portata avanti in questi anni (quale? ci verrebbe da chiedergli), può proiettarci verso un cammino comune con tanti amici che ritengono di abbracciare questo nuovo soggetto politico per riproporre ancora un progetto Ragusa che si adoperi a riportare la centralità della politica provinciale nel capoluogo con la dovuta rappresentanza per quanto riguarda la deputazione nazionale e regionale. E, più in generale, per puntare ad una stabilizzazione della politica locale che, come testimoniato da tante vicende (Ato ambiente, Ato idrico, Università e altre ancora) sembra soffrire della mancanza di chiarezza.
Forse Cosentini non parla della provincia di Ragusa, perché altrimenti questo discorso non ha alcun senso. Il nostro vice-sindaco forse dimentica che l’Udc in provincia di Ragusa è più che rappresentato con il Presidente della Provincia di Ragusa, Franco Antoci in testa,  e i numerosi assessori oltreché ai tanti parlamentari, non va dimenticato infine che l’Udc se a livello nazionale nelle ultime politiche, si attestò su quel 5,6%, in Sicilia l’Unione democratici di centro raggiunse a “sorpresa” l’8%. Quindi di quale rappresentanza parla Giovanni Cosentini?

verso il "Partito della Nazione"

Infine il Cosentini nazionale chiude il suo comunicato con una bella promessa:

Stiamo lavorando in questa direzione anche all’interno dell’Udc ibleo, mettendo da parte le piccole incomprensioni che certo non aiutano tale processo il quale, invece, necessita di una grande unità per poter esercitare la massima attrazione. Ho avuto modo di confrontarmi su questo progetto con l’Udc siciliano e, di recente, a Roma, nel corso di un incontro con il segretario regionale Saverio Romano, è stato chiarito che il Partito della Nazione nascerà nelle varie realtà territoriali in maniera democratica, trasparente, puntando sui principi della premialità e della meritocrazia soprattutto per chi si porta dietro una storia coerente e trasparente, attento alle regole e alla legalità.

Cosentini si augura, altresì che:
le interlocuzioni con i tanti amici con cui ho avuto contatti in questi ultimi giorni si possano trasformare nella condivisione di un percorso per prepararsi a questa nuova stagione politica, cominciando a lavorare sul programma con chiarezza e tenendo sempre ben presenti le tante problematiche esistenti sul nostro territorio, rese ancora più gravi dalla fase di notevole crisi che, dati alla mano, colpisce purtroppo anche l’area iblea. Avvertiamo il bisogno di una politica con la P maiuscola. Dobbiamo metterci tutti assieme, all’interno della coalizioni, per portare avanti ideali politici finalizzati allo sviluppo del territorio.

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