Vergognamoci. Noi italiani dobbiamo vergognarci


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Democraticamente il popolo italiano ha votato, ha scelto in piena coscienza il suo leader, il suo capo, la guida che traghetterà nei prossimi cinque anni il popolo italiano, l’Italia verso altri lidi, più belli e profumati. Vergognamoci, per la nostra presunzione, per la nostra boria di piccoli borghesi pronti ad additare l’altro come la causa dei nostri mali.

Se le nostre piccole menti non riescono a capire ciò che ci trascende per natura, dovremmo avere il buon senso di starcene zitti, buoni e cheti in un angolo, e ringraziare ogni momento della nostra miserabile vita piccolo borghese, chi, ogni giorno, si prodiga instancabilmente per il nostro bene, per il nostro futuro.

Conosciamo il Berlusconi politico dal 1994, e questo non è un segreto, come non lo è il fatto che il suo disegno per una nuova Italia sia lo stesso dal ’94 ad oggi, rimane uguale il programma, la ricetta, gli obiettivi, l’unica cosa che si differenzia da quel primo programma l’insensità con cui lo comunica e la percezione che ne ha l’italiano medio. Se Berlusconi sin dal ’94 accusa i giudici, la magistratura e i comunisti di attentare continuamente alla vita democratica del Bel Paese o è un mitomane o ha ragione. Se sono praticamente infiniti il numero dei processi a suo carico o è in atto una persecuzione o Berlusconi è un mitomane. Se Berlusconi continua a ripeterci che le priorità del Paese sono altre, perché non dovremmo credergli? Perché dobbiamo continuare ad incaponirci sulle sue faccende private quando la sicurezza, i rom e gli zingari tutti ammorbano il nostro quotidiano, se le famiglie non arrivano alla fine del mese che senso ha parlare di conflitto di interessi? Se le casse dello Stato sono vuote che senso ha continuare ad accusare la parte produttiva del Paese di evasione fiscale, che senso ha opprimere i nostri imprenditori con un fisco iniquo, che senso ha continuare a parlere di sudditanza nei confronti degli States? o della Russia? Che senso ha continuare a difendere una Costituzione vecchia di sessant’anni? I problemi del Paese sono altri!

Non potremmo iniziare a credere che se Berlusconi da 15 anni batte sullo stesso punto Lui ha ragione e noi non riusciamo a capire il suo disegno miracoloso. Se Berlusconi ha riproposto il lodo Schifani dopo che il precedente Presidente della Repubblica lo aveva bocciato e la Corte Costituzionale lo aveva reputato un atto incostituzionale non potremmo inizare a pensare che il nostro premier ha ragione. La sinistra non ha mai avuto a cuore i poveri, Berlusconi si! Se oggi ha istituito la “carta per il pane” ieri ha alzato le pensioni minime e ha istituito il bonus bebè, poco importa se il bonus non lo hanno ricevuto tutti e se non tutte le pensioni minime sono state alzate, lui lo ha fatto.

Da quando sono nato si parla dei tempi elefantiaci della Giustizia, cosa hanno fatto gli altri Governi? Ve lo dico io, nulla! Berlusconi, invece, vuole separare le carriere, a cosa serve non ha importanza, qualcosa la vuole fare. Ha bloccato i processi per i reati minori, così i veri malfattori verranno puniti [e non mi dite che sono cose gravi i reati di rapine, i furti, gli scippi, le violenze al G8 (ma solo quelle degli agenti), il crac Cirio o l’affare Oil For Food, le frodi societarie, i reati di plagio o chi in macchina ha causato la morte di qualcheduno]. Se la maggioranza non avesse approvato il pacchetto sicurezza, compresa la Legge che certa stampa ignobilmente definisce salva-premier, invece salva proprio tutti, sarebbe intervenuta la prescrizione e non ha la minima importanza se i termini della prescrizione furono abbassati dal precedente governo Berlusconi, lui le cose le fa. Bisogna iniziare a capire che certe parti della società civile in accordo con esponenti deviati delle istituzioni voglio che tutto cambi affinchè nulla cambi realmente.

Provate a leggere cosa scrivono certi giornalisti che si professano di destra ma in fondo sono dei comunisti. Clicca qui, mi raccomando i primi due articoli di oggi 21 giugno 2006.

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